Trieste Campus: coniugare realtà diverse per un obiettivo comune: arricchire il territorio.

Superare le complessità di coordinazione e tempi stretti per un progetto di grande impatto
Il progetto si situa in un edificio dismesso di proprietà del comune, di quasi 6000 mq di superficie, tra interni ed esterni, dato in concessione a Trieste Campus, interamente da ristrutturare e con una nuova destinazione d’uso: diventare uno dei centri sportivi di spicco della città. Gli spazi interni, adibiti ad ospitare varie, e talvolta inedite, discipline sportive, come arti marziali, pugilato, scherma..., richiedevano una particolare cura nei dettagli in modo da creare un polo sportivo di rilievo e qualitativamente al passo con i tempi , il che ha richiesto la gestione di una grande mole di maestranze specializzate. Inoltre è stata fatta una riconversione completa di utilizzo della copertura dell’edificio antistante per dare spazio a dei campi per svolgere diverse pratiche sportive, dal basket al padel. La ditta precedentemente incaricata dei lavori ha rifiutato la commessa perchè non riusciva a rispettare le richieste della committenza nei tempi prestabiliti alle condizioni presentate.
Gestire risorse e tempistiche per un progetto complesso
Coordinare un grande numero di maestranze interne ed esterne specializzate rispettando delle tempistiche strette è una sfida che si presenta spesso e che sfocia in ritardi o rinunce. E’ qui che entra in gioco l’esperienza dei nostri tecnici di riuscire a mediare tra i diversi stakeholder interni ed esterni. Per un progetto di questa portata a livello territoriale e mediatica è importante riuscire a giostrarsi tra il far proseguire i lavori in maniera spedita e il mettere d’accordo diverse realtà. La capacità di far convivere pubblico e privato, operai interni e ditte in subappalto, cantiere e ufficio è al centro del lavoro di Rosso ogni giorno, diventando un esempio virtuoso a livello regionale, ricevendo i complimenti delle istituzioni.

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